1/20/2012

Attraverso alcuni medium alcune entità extradimensionali comunicano con noi proponendoci concrete considerazioni riguardanti la Legge che regola la nostra esistenza attuale e le esistenze passate, e che potrebbe darci utili suggerimenti sul nostro futuro.

Il termine americano "channelling" ha sostituito attualmente l'ottocentesco "spiritismo" e il novecentesco "medianità". Questo termine, a nostro avviso, possiede il pregio di definire non solo il contatto con entità disincarnate (entità che non vivono più nel piano fisico) ma anche con esseri incarnati che appartengono ad altri mondi e che sono chiamati extraterrestri, o alieni, o extradimensionali. Del contatto con questi “fratelli cosmici” si occupa da molto tempo Evolvenza (www.evolvenza.it), un gruppo di ricerca spirituale che studia l’insegnamento di quelle che sono chiamate Guide e la natura delle fenomenologie di carattere “fisico” che si manifestano, o sembrano manifestarsi, dai piani superiori di esistenza. Perché Evolvenza? Quando alle Guide fu chiesto “voi chi siete?”, esse risposero “noi siamo coscienza”. Da allora gli amici decisero di chiamare il loro gruppo “evolvenza”, che è la sintesi della frase “evoluzione della coscienza”. Col tempo Evolvenza divenne anche un punto di aggregazione di alcuni medium, che non solo leggevano gli insegnamenti già ricevuti, ma erano essi stessi tramite di messaggi e insegnamenti provenienti da entità incarnate chiamate, come abbiamo detto, extraterrestri. Uno degli strumenti (o medium) che, in ambito Evolvenza, permette attualmente un contatto con questi “fratelli cosmici” si fa chiamare Myriam. Il fenomeno è in linea con i tempi, si serve cioè, al pari della metafonia, metavisione, ecc., della nuova tecnologia e più precisamente di una scrittura automatica che si concretizza non sulla carta e con la penna, ma direttamente sulla tastiera del computer. Myriam scrive di getto informazioni di cui non è minimamente a conoscenza, e di cui ha sempre rifiutato ogni acquisizione. Raramente nella rilettura aggiunge, sempre sotto stretta dettatura, qualche virgola o corregge qualche parola che al momento della comunicazione non è stata trasdotta bene. Quello che segue è un brano di un'entità incarnata, di un “extraterrestre” o di un "fratello dello spazio", come lui stesso si è autodefinito, che ha detto di chiamarsi Odearea’n, nome di cui ha dettato l'esatta grafia: l’apice sta ad indicare che il suono della seconda lettera “a” deve essere prolungato. Ecco la comunicazione di Odearea’n:

Nessun commento:

Posta un commento